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Tag Archives: G 46

FIAT G 46-4B

FIAT G 46-4B MM 53306: nel 1966 dopo la radiazione fu accantonato presso l’Aero Club di Torino.Venduto per demolizione ad un demolitore di Cossato, venne invece rimontato ed esposto nel deposito. Negli anni novanta scompare e risulta, ma non ci sono conferme, acquistato da BOSIO Motori per essere restaurato ma da allora se ne sono perse le tracce.

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FIAT G 46-4B

FIAT G 46-4B MM 53304: questo esemplare in realtà non dovrebbe essere recensito ma per molto tempo è stato fuori uso. Dopo l’impiego da parte dell’Aero Club di Gorizia, venne radiato sull’aeroporto Amedeo Duca D’Aosta. Qui fu acquistato da un privato che lo espose nella propria ditta di macchine industriali. Dopo diversi anni di esposizione, non sappiamo quanti di preciso, venne acquistato da Luciano Sorlini con l' intenzione di rimetterlo in condizioni di volo.

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FIAT G 46-3B

FIAT G 46-3B MM 52803: non venne mai iniziato il restauro di questo G 46 per molti anni conservato all’aperto presso l’Associazione Arma Aeronautica di Fidenza.

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FIAT G 46A

FIAT G 46A MM 53292: utilizzato per molti anni presso il REPARTO MONTAGGIO AEREI dell’istituto viene reso all’Aeronautica verso la fine degli anni 70. Il G 46, ormai relitto, viene assegnato al Centro Raccolta Velivoli Storici a Vigna di Valle. Con l’apertura del museo il relitto surplus viene immagazzinato a Guidonia

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FIAT G 46-1B

FIAT G 46-1B I-AEHP: dopo la radiazione dalle scuole di volo AMI, venne ceduto all’AeC di Modena e successivamente fu restituito all’Aeronautica Militare. Ceduto all’Istituto De Pinedo per scopi didattici, durante la permanenza presso l’istituto vide cambiare gli originali codici I-AEHP in I-DEPI per ricordare appunto De Pinedo. Nel corso degli anni l’incuria e le intemperie deteriorarono notevolmente il velivolo. Nel 1984 il GAVS prese accordi con l’istituto per il restauro dell’aereo ma il progetto non si concretizzò. Poi il vecchio Fiat venne restituito all’AMI e accantonato a Vigna di Valle. Surplus alle esigenze del museo, venne immagazzinato nel deposito di Torricola dove si trova ancora oggi.

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