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Esemplari utilizzati per l’antincendio

Anche nel nostro paese come in quasi tutte le altre forze armate, si è ricorsi all’impiego di cellule di velivoli utilizzate per l’addestramento e le esercitazioni del personale e dei mezzi antincendio delle varie basi. Si è ricorso per lo più a velivoli coinvolti in incidenti di volo che hanno reso inutilizzabili le cellule ma anche a esemplari ormai radiati dalla linea e comunque destinati alla demolizione. Così decine e decine di velivoli storici sono spariti. Sia chiaro, questa non vuole essere una critica anche perché siamo consapevoli che non si può conservare tutto anzi, certamente ciò ha contribuito a far sì che poi, nelle situazioni reali di intervento, il personale fosse addestrato alle condizioni di un vero incendio e molte vite sono state salvate grazie al sacrificio di questi vecchi velivoli. Oggi questa pratica non è più in uso perché vietata dalle leggi ambientali e invece che bruciare tonnellate di cherosene, il personale viene addestrato in apposite sedi su simulacri riproducenti i velivoli e su incendi generati da gas mediante appositi impianti. Abbiamo quindi cercato di tracciare questi vecchi velivoli, ricostruendone dove possibile la storia e i dati matricolari., dividendoli per basi.

Ciampino

  • Douglas C 118A
  • MM 61964
  • Codice: SM-23
  • nc 44253/448

Usato come I-DIMI da ALITALIA e SAM, nell’agosto 1969 viene acquistato dall’Aeronautica Militare e preso in carico dal Reparto Volo Stato maggiore dove assume i codici SM-23. E’ uno dei pochi C 118 che non passerà poi al 31° Stormo dato che ad inizio 1976 viene radiato e accantonato sulla sua base operativa, l’aeroporto di Ciampino. Per alcuni anni, rimane abbandonato nella zona est del campo, e tutto il materiale riutilizzabile come ricambio viene smontato. Nel 1981 è ceduto ai locali VV.FF. per le loro esercitazioni. Il velivolo viene quindi trasferito nella zona utilizzata per tale impiego e montato su un basamento in cemento appositamente costruito per evitare cedimenti della ormai indebolita struttura. Verrà utilizzato in varie esercitazioni sino al 1987 quando nel quadro di riorganizzazione e ampliamento dell’aeroporto, la zona utilizzata per le prove diventa un ampio piazzale per i voli cargo. Il relitto semibruciato viene quindi demolito dalla FE.ROM, un demolitore poco distante dall’aeroporto sul cui piazzale per alcuni giorni, i tronconi del velivolo distrutto insieme ai Convair CV 440 sono stati visibili, poi tutto è stato ridotto a trucioli di metallo.

Foto Piero Albisino 1978

  • Republic RF-84F
  • MM 51-11267
  • Codice: 3-17

In linea con l’AMI dall’1 gennaio 1956, dopo la carriera operativa con la 3^ aerobrigata di Villafranca, il 31 dicembre 1973 viene definitivamente radiato e messo a terra. Tra i tanti relitti accantonati sulla base, viene prelevato e trasferito sull’aeroporto romano di Ciampino. Il relitto in realtà sarà impiegato solo “a secco” ovvero senza fiamme reali e verrà poi venduto per demolizione. Nel 2002 lo ritroviamo nel deposito del parco divertimenti di Ditellandia e qui poi se ne perdono le tracce. 

  

La carcassa del vecchio RF 84 usato dai VV.FF. AMI a Ciampino -Foto Marco Gueli/archivio IHAP

1981 il velivolo da poco arrivato da Villafranca – Foto IHAP

  • Canadair CL.13
  • MM 19778
  • Codice: 4-32
  • nc 678

Consegnato all’Aeronautica il 16 aprile del 1957 dopo anni di servizio è stato radiato il 31 dicembre 1966, quando era in carico alla 4^ Aerobrigata come 4-32. Non sappiamo su quale base fosse accantonato ma da questa fu trasferito sull’aeroporto di Ciampino presumibilmente negli anni 70. Ridotto ormai ad un rudere bruciato completamente da numerose esercitazioni, anche questo relitto ha seguito al stessa sorte del C 118 visto prima.

Foto Marco Gueli

  

  • FIAT G 212
  • 142-3
  • MM sconosciuta

Purtroppo non conosciamo i dati matricolare di questo velivolo. Si sa solo che dopo la radiazione dal soccorso aereo e un periodo di accantonamento, venne bruciato in esercitazioni.